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La monoterapia intravenosa con Silibinina ha significativa attività antivirale nei pazienti con infezione da HCV nel periodo peri-trapianto


La recidiva di epatite C dopo trapianto di fegato è il problema principale della maggior parte dei programmi di trapianto.

È stata valutata l'attività antivirale e la sicurezza della Silibinina ( Legalon SIL ) per via endovenosa, somministrata quotidianamente durante il periodo peri-trapianto.

È stato effettuato uno studio monocentrico, prospettico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha incluso 14 pazienti con infezione da HCV ( virus della epatite C ) in attesa di trapianto; 11 pazienti hanno ricevuto la Silibinina e 3 placebo, per un massimo di 21 giorni prima del trapianto di fegato e 7 giorni dopo il trapianto di fegato.

Tra i pazienti che hanno ricevuto più di 14 giorni di trattamento pre-trapianto, la riduzione media della carica virale è stata pari a 2.31 log(10) nel gruppo trattato con Silibinina ( n=9 ) contro 0.30 log(10) nel gruppo placebo ( n=3 ) ( P=0.016 ).

Durante il trattamento post-trapianto, i livelli di HCV-RNA sono stati costantemente e in modo significativo ( P=0.002 ) più bassi nel gruppo Silibinina, rispetto al gruppo placebo, e sono diminuiti al di sotto del limite di quantificazione in 2 pazienti e al di sotto del limite di rilevazione in 2 pazienti aggiuntivi ( tutti nel gruppo trattato con Silibinina ).

Il trattamento peri-trapianto con Silibinina è stato ben tollerato.

In conclusione, questo studio proof-of-concept in pazienti in lista d'attesa per trapianto di fegato ha indicato che la Silibinina, somministrata giornalmente per via endovenosa, ha proprietà antivirali evidenti ed è ben tollerata nel periodo peri-trapianto.
Dovrebbe essere valutato un regime di trattamento più lungo con Silibinina ( da solo o in combinazione con altri farmaci ) in studi clinici per la prevenzione della epatite C recidivante. ( Xagena2013 )

Mariño Z et al, J Hepatol 2013; 58: 415-420

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