Lo studio , condotto da Ricercatori della Hadassah-Hebrew University Medical Center a Gerusalemme e della società di biotecnologie Enzo Biochem , ha valutato la sicurezza e l’efficacia della somministrazione per os delle proteine dell’envelope ( rivestimento ) del virus dell’epatite B ( HBV ).
Ad un totale di 42 pazienti con infezione cronica da HBV sono state somministrate per os proteine dell’envelope di HBV ( HbsAg + preS1 + preS2 ), 3 volte alla settimana, per 20-30 settimane.
Il periodo osservazionale ( follow-up ) è stato di 20 settimane.
Una risposta favorevole ad uno dei endpoint primari dello studio è stata raggiunta nel 66,6% dei pazienti.
Il 35,7% dei pazienti ha presentato una significativa riduzione della carica virale.
I punteggi alla biopsia HBsAg/HBcAg sono migliorati nel 41% e nel 57,1% dei pazienti, rispettivamente.
Un miglioramento istologico nel punteggio riguardante la necroinfiammazione epatica è stato osservato nel 30%.
L’80% dei pazienti ha presentato risposta biochimica.
Cinque dei 19 pazienti positivi per HBeAg ( antigene “e��? dell’epatite B ) sono diventati negativi per HBeAg.
E’ stato osservato un aumento favorevole della risposta delle cellule T specifiche anti-HBV.
I linfociti Natural Killer T ( NKT ) sono aumentati in modo significativo in tutti i pazienti trattati.
Questo studio evidenzia che la somministrazione per os delle proteine dell’envelope del virus dell’epatite B riduce il danno epatico immuno-mediato ed aumenta l’immunità antivirale. ( Xagena 2003 )
Safadi R et al, Am J Gastroenterol 2003; 98:2505-2515