Il trattamento precoce della infezione acuta da virus dell’epatite C ( HCV ) con monoterapia con Interferone alfa è molto efficace, con tassi di cura superiori all’85%.
Tuttavia, la clearance spontanea del virus HCV si presenta nel 10-50% dei casi.
È stato condotto uno studio per valutare una strategia di trattamento alternativa con terapia antivirale ritardata in pazienti che non eliminavano il virus spontaneamente rispetto al trattamento immediato.
Nello studio in aperto, di fase 3 e di non-inferiorità, sono stati arruolati adulti ( età uguale o superiore a 18 anni ) con epatite C acuta, ma senza HIV o con co-infezione da epatite B, da 72 Centri in Germania.
Pazienti con epatite C acuta e sintomatica sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere trattamento immediato con Interferone alfa-2b pegilato ( PegInterferone alfa-2b ) per 24 settimane o trattamento ritardato con Interferone alfa-2b pegilato più Ribavirina ( per 24 settimane ) a partire da 12 settimane dopo la randomizzazione nel caso in cui l’RNA di HCV fosse rimasto positivo.
La stratificazione è stata effettuata sulla base della concentrazione di bilirubina.
Tutti i pazienti asintomatici sono stati assegnati a trattamento immediato con Interferone alfa-2b pegilato per 24 settimane.
L’endpoint primario era una negatività sostenuta per RNA di HCV in tutti i partecipanti assegnati in maniera casuale che hanno completato lo screening ( analisi per intention-to-treat ), con un margine di non-inferiorità del 10%.
Per l’analisi primaria, sono state calcolate le risposte virologiche dei pazienti nei gruppi di trattamento immediati e ritardati e una differenza di rischio assoluto stratificata per status di bilirubina.
Lo studio è stato interrotto precocemente su suggerimento del Comitato competente per il lento reclutamento dei partecipanti.
Nel periodo 2004-2010, sono stati reclutati 107 pazienti sintomatici e 25 asintomatici; 37 ( 67% ) dei 55 pazienti sintomatici assegnati a trattamento immediato e 28 ( 54% ) dei 52 pazienti sintomatici assegnati a trattamento ritardato hanno mostrato una risposta virologica sostenuta ( differenza 13.7%; p=0.071 ).
Tra i 25 pazienti asintomatici, 18 ( 72% ) hanno mostrato risposta virologica sostenuta.
Nello studio, 22 ( 42% ) dei 52 pazienti sintomatici assegnati a ricevere trattamento ritardato non hanno completato il follow-up rispetto a 20 ( 25% ) degli 80 pazienti sintomatici o asintomatici assegnati a trattamento immediato ( p=0.037 ).
Dei pazienti sintomatici assegnati a trattamento ritardato, 11 ( 21% ) hanno mostrato clearance spontanea di HCV e 14 pazienti che hanno ricevuto trattamento ritardato con Interferone alfa-2b pegilato più Ribavirina e hanno completato il follow-up hanno raggiunto risposta virologica sostenuta.
In conclusione, il trattamento ritardato è efficace anche se non ugualmente efficace rispetto a quello immediato; associato al tasso di clearance spontanea può ridurre il trattamento non necessario in popolazioni strettamente controllate.
Il trattamento immediato sembra preferibile in popolazioni con una ampia perdita al follow-up. ( Xagena2013 )
Deterding K et al, Lancet Infect Dis 2013; 13: 497-506
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